Sinossi dell'Editore sul saggio :

In un attimo e con un sorriso

I grandi pensatori che si sono succeduti nella Storia del pensiero occidentale, dai filosofi greci a quelli di età moderna e contemporanea, si sono posti interrogativi sull'origine del cosmo e della Vita, sul significato di quest'ultima, sull'esistenza dell'Anima e del suo destino dopo la breve esperienza terrena, sull'esistenza di un Essere superiore e le sue caratteristiche.

Da queste speculazioni ne sono scaduti tomi e volumi, una preziosa eredità per tutti coloro che continuano a porsi questi quesiti, coloro che instancabilmente tentano e continuano a porsi questi quesiti, coloro che tentano di rischiarare zone d'ombra in cui il pensiero vacilla e spesso si perde per dover ricominciare dall'inizio tutto.

Il seme della curiosità è insito nell'uomo, e ciò lo porta a non stancarsi mai di queste esplorazioni intellettuali e a continuare la ricerca nella Speranza di trovare quelle risposte che donano una certa quantità di pace allo Spirito .

Sergio Valota, rifiutando la lockiana “ quieta ignoranza-Speranza “ , pur nella consapevolezza che non si potrà mai giungere ad afferrare appieno la complessità dei concetti metafisici, percorre itinerari che lo conduco alla certezza che la si può comprendere guardando dentro di sé, lasciandosi guidare da quel soffio Divino che è presente in ognuno di noi aiutati dall'esperienza.

Attraverso un rapporto dialettico con i migliori pensatori della tradizione occidentale e con un continuo aggancio alle nuove teorie scientifiche elaborate nel corso del XX secolo, l'autore del saggio propone un'originale rilettura dei grandi problemi della Filosofia e in modo particolare della Metafisica .

Le digressioni nel campo dell'archeologia, della Storia e dell'arte, i richiami a racconti mitici e delle ultime scoperte scientifiche, sulla psicologia della società attuale, arricchiscono il ragionamento afferrando al lettore nuovi e preziosi spunti di riflessione.

                                                                                                            Y.c.p. 

Critica letteraria del romanzo

Il signor Luca, Pensionato

Quel che più stupisce e fa intenerire di questo lavoro è l’intimismo scanzonato con cui esso ritrae una vita segnata da una perdita irrecuperabile. Il protagonista, querula ombra abbandonata a se stessa, rimpiange a ogni piè sospinto la compagna di una vita, la cui mancanza lo obbliga al difficile sforzo di sopravvivere all’interno del vuoto da lei lasciato. Il tema, anche se straziante, è affrontato con leggerezza e spontaneità dal Valota. La sua penna compone scene di ordinaria solitudine, i momenti più domestici del vedovo, il Signor Luca, che in assenza di Monica, la scomparsa, si cimenta nell’impresa di farla rivivere attraverso abitudini e piccoli riti quotidiani che lo riportano al tempo in cui lei era al suo fianco. Ormai il Signor Luca è un vecchio pensionato, indifferente com’è al convulso ribollio della società, non gli resta che ripiegare nel passato, destandone i riverberi con nostalgico trasporto. Monotonia, consuetudini e gesti ordinari riprendono colore e senso perché un tempo erano condivisi con la sua Monica. L’autore è bravo nel delineare in modo realistico l’universo del protagonista, accompagna il suo sfaccendato deambulare per la casa con riflessioni e sensazioni commoventi, ogni oggetto che il pensionato sfiora sembra animarsi e aprire il dolce baratro dei ricordi. L’opera si avvale di un linguaggio familiare, condito di vezzi e garbata ironia, di espressioni felici che si prestano al racconto sentimentale e a ritrarre quadretti di vita semplice ma non banale. La prosa non manca di squisitezza di tratto nel raccontare questo dramma. Soprattutto è lodevole il tatto con cui affronta il suo argomento così delicato. Quanto all’andamento della narrazione, esso procede senza intoppi, le scene si susseguono giustapponendo il presente al passato in un gioco di riflessi inestricabile.  Altrove egli marca i contorni del Signor Luca con toni umani che ci fanno affezionare alla sua persona e ci immedesimano nella sua vicenda. Anche Monica e le macchiette che fanno da contorno allo sboccio del loro amore sprizzano di simpatia e veridicità, ci divertono e intrattengono. Le intuizioni di questo romanzo sono buone e la storia nel suo complesso è molto originale, dà un’evidenza estrema all’importanza dell’amore, la cui luce meravigliosa, lo apprendiamo dalle vicissitudini del Signor Luca, è capace di rischiarare l’esistenza più spenta e dozzinale di qualsiasi persona, chiunque essa sia

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                                                                                                                        I. Scri 

What amazes and moves most about this work is the light-hearted intimacy with which it portrays a life marked by an irrecoverable loss. The protagonist, querulous shadow left to itself, regrets at every turn the companion of a lifetime, whose lack of her forces him to the difficult effort to survive within the void left by her. The theme, even if heartbreaking, is tackled lightly and spontaneously by Valota. His pen composes scenes of ordinary solitude, the most domestic moments of the widower, Mr. Luca, who in the absence of Monica, the disappeared, engages in the enterprise of reviving her through habits and small daily rituals that take him back to the time when she was by his side. By now Mr. Luca is an old pensioner, indifferent as he is to the convulsive bubbling of society, he just has to fall back on the past, arousing its reverberations with nostalgic transport. Monotony, habits and ordinary gestures regain color and meaning because they were once shared with his Monica. The author is good at outlining the protagonist's universe in a realistic way, he accompanies his idle wandering around the house with reflections and moving sensations, every object that the pensioner touches seems to come alive and open the sweet abyss of memories. The work makes use of a familiar language, seasoned with quirks and gentle irony, with happy expressions that lend themselves to sentimental stories and to portraying simple but not trivial little pictures of life. The prose does not lack exquisiteness of stroke in recounting this drama. Above all, the tact with which he deals with his so delicate subject is commendable. As for the narration, it proceeds smoothly, the scenes follow one another juxtaposing the present with the past in an inextricable game of reflections. Elsewhere he marks the contours of Mr. Luca with human tones that make us become attached to his person and identify us with his story. Even Monica and the caricatures that surround the blossoming of their love burst with sympathy and truthfulness, they amuse and entertain us. The intuitions of this novel are good and the story as a whole is very original, it gives extreme evidence of the importance of love, whose wonderful light, we learn from the vicissitudes of Mr. Luca, is capable of illuminating the most dull and cheesy.

Analisi critica editorile Y.c.p.

su Antologia di Poesie di Sergio Valota

E' lungo lo scorrere del tempo che si colma ciò che non è possibile illustrare nel " valore del mio vissuto umano ".   Qui la poesia si fonde con la frase di W. Shakespeare : " se non ricordi che amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola delle follie, allora non hai mai Amato ". Forse tanto ho sbagliato, forse tanto ho dato e certo che molto abbia avuto.  Così quì la Poesia prende colore e sapore, in immagini e fantasie che si elevano senza contrapporsi a nessun'altra cosa, perchè poi vivono da sé.   Non sarà neppure necessario leggere velocemente, perché non esiste un finale unico quando la passione ci porta altrove; si potrà leggere a tratti e poi riporlo e mai più riprendere dove si era lasciato, oppure per riprenderlo dopo tempo,  senza cmq perdere nulla del loro valore.   Nell'evidenza che non serva di certo per campare nello stare a rimare e scandire la vita propria e altrui con rime che a volte neppure ci sono, ma , ben conscio che mai alcuna moda nel tempo le farà sembrare cose vuote, perché fatte di materia del sentire umano e dei sogni, io continuerò ad amare ed empaticamente urlarlo al mondo : " Amare è cosa sublime che ci permette di avvicinarci a Dio in qualche modo ."